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Come annaffiare le piante stando in ferie? (16-8-2000)


Parole chiave: Irrigazione; Annaffiatura; Ferie


Domanda: Caro Larkie,
eccoti un'altra domanda la cui risposta potrebbe essere utile a molti:
ho dei gerani ricadenti che hanno superato ormai abbondantemente il metro (non li poto mai); ora mi dovrò assentare per due settimane e il mio problema è come fare ad innaffiarli dal momento che sono sui balconi e sono troppo voluminosi per essere spostati, inoltre è improponibile al momento l'innaffiatura con gli apparecchi a elettrovalvola perchè non ho modo di far arrivare l'acqua. Esiste qualche sistema "d'emergenza"? tieni presente che mi assenterò dal 25 agosto.
Grazie di nuovo un abbraccio da Cagliari
Giuseppe D.P. - Cagliari

Risposta:Chi si risente, caro dott.!! Mi fa piacere rileggerti.
Dunque vai in vacanza.
I metodi per l'annaffiatura "automatica" in periodo di ferie sono da sempre la croce e la delizia di tutti i vacanzieri. Ne sono stati escogitati parecchi, che funzionano anche bene, mai però come la manina sollecita e attenta del padrone...
Dovrai accontentarti, visto che come dici non sei in grado di installare un impiantino artigianale di irrigazione ad ala gocciolante. Pensaci però per tempo per il prossimo anno: funzionano a meraviglia ed hanno un costo relativamente basso. L'acqua al terrazzo potresti portarla, anche provvisoriamente, con un tubo nero di neoprene collegato ad un rubinetto, anche se molto distante, e terminante a sua volta con un rubinetto di ritegno.
Con una piccola centralina elettronica, poi, saresti in grado di avere per tutto l'anno l'irrigazione a goccia regolata a tuo piacere per giorni ed ore.

Comunque...

  • Da qualche anno sono in commercio delle 'perle' di gelatina fortemente igroscopica che vanno affondate in opportuna quantità nel terreno. Con le annaffiature queste si impregnano di acqua (anche un po' si gonfiano, ovviamente) e la cedono un poco per volta. Credo che per una quindicina di giorni possano reggere. Trovi tutte le istruzioni sulle confezioni.
    Non chiedermi però il nome e la marca: sto riordinando il mio studio ed ho i miei 9 metri lineari di biblioteca botanica stesi per terra in mucchi, nel tentativo di dar loro un ordine logico. Vana impresa.
    Comunque puoi trovare le gelatine presso qualunque buon Garden Center.
  • Poi ci sono quei coni di plastica porosa (anche questi li si vede comunemente sugli scaffali dei G. C. e anche dei supermercati) che vanno piantati nel terreno del vaso e per capillarità, a mezzo di una specie di lungo stoppino, assorbono acqua da un contenitore trasmettendola al terreno. Io li ho provati una sola volta e poi li ho lasciati perdere, perché l'acqua eccessivamente dura di Imola e di Bologna in poco tempo ostruiva tutti i pori.
    Per pochi giorni, comunque, funzionano senz'altro e potresti provarli. L'unica difficoltà consiste nel disporre di contenitori di dimensioni tali che in quindici giorni l'acqua non evapori tutta, sotto il cocente sole sardo.
  • Come terzo c'è il sistema empirico e abbastanza antiestetico usato dal contadino che alleva polli a terra nell'aia. Per far sì che i beverini siano sempre pieni vi si immerge a testa in giù una bottiglia piena d'acqua.
    Nel caso dei tuoi vasi dovresti procurarti delle bottiglie di plastica da 1,5 litri piene fino al collo d'acqua. Dopo avere annaffiato il terreno dovresti piantarvi il collo della bottiglia per alcuni cm., avendo cura (e qui sta il difficile!) che nell'operazione si spanda via il meno possibile di acqua contenuta. Un po' per volta l'acqua sarà lentamente ceduta al vaso.
    L'incognita è la durata. Dovresti fare delle prove prima. Ma ne hai il tempo?
  • Un ultimo consiglio: per evitare che l'umidità del terreno evapori troppo rapidamente, coprine la superficie con una bella pacciamatura di alcuni cm di "bark". Sono frantumi di corteccia di pino che si acquistano in sacchi nei soliti G.C. e servono come pacciamatura.
    I risultati in termini di risparmio d'acqua sono eccezionali. Pensa che l'anno scorso, prima che i benedetti merli durante l'inverno me lo disperdessero tutto a colpi di becco, il mio consumo di acqua per irrigazione era circa un terzo di quello di quest'anno. Ed era molto più caldo, l'agosto '99...

Ti ringrazio di pensare sempre all'interesse generale delle tue domande.
Perciò, al ritorno dal viaggio, se mi manderai una relazioncina di poche righe sul metodo che avrai scelto e sul risultato ottenuto, la pubblicherò nell'archivio di Nel Giardino, a disposizione di tutti. Grazie.

Stai bene, e divertiti!

Larkie



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