Ora sei nell'Archivio di Larkie



Cerca nell'Archivio

Vai all'archivio completo di Larkie (dal 1999 ad oggi)
oppure consulta gli
Articoli più recenti
N.B. - Altre schede stanno arrivando... tornate spesso nell'archivio, mi raccomando! ;@)
 
Come mai alcune piante amano il sale? (04-04-2001)


Parole chiave: Sale; Salmastro; Salsedine; Alofite; Alofile; Ambiente marino;


Domanda: Ciao mi chiamo Giovanna, ho una domanda abbastanza strana...forse..... per te!
Mi chiedo quale possa essere il meccanismo cellulare che fa si che alcune piante siano più resistenti di altre al sale.
Lo so che è una domanda strana ma sarei curiosa di sapere che cosa succede all'interno della pianta!
Ciao
Giovanna XY - loc. ignota

Risposta: Uhhhh, Giovanna, che fatica rispondere alle vostre difficilissime domande...
ma anche che piacere, ricevere dei quesiti così precisi e tecnici! ;@)
Che cosa esattamente succede all'interno della pianta non te lo so dire. Ho consultato molti testi, da un vecchissimo Strasburger a dei moderni trattati di botanica, ma non ho trovato niente che potesse essere riferito (no, non parolacce, solo il nulla o quasi...)
Su un unico testo, prezioso, ho trovato una traccia sulle alofile o alofite.
Si tratta del volume La Flora, il secondo della collana Conosci l'Italia pubblicato nel 1958 dal TCI. Senza indicazione di Autore, ma di Valerio Giacomini e Luigi Fenaroli (una garanzia).
Te ne trascrivo una parte, anche se non è proprio la precisa risposta alla tua domanda.


Fisionomia e adattamenti delle piante dei suoli salsi
Le piante che vivono in suoli imbevuti o inondati da acqua salata, o "alofite", presentano fisionomie e adattamenti assai simili a quelli delle piante che vivono su suoli aridissimi. L'abbondanza di acqua è frustrata dal contenuto di sale, che concentra le soluzioni circolanti rendendole assorbibili solo da piante che, come le alofite, abbiano succhi cellulari con alte pressioni osmotiche.
Molte piante dei suoli salsi sono succulente, accumulano cioè riserve d'acqua nei tessuti. Presentano anche riduzione delle superfici fogliari traspiranti, per ridurre al minimo le perdite d'acqua, sia che abbiano foglie aghiformi come i Ginepri e la Salsola kali, sia che le abbiano ridotte a squame come nelle Tamerici e nella Crucianella, o riunite in rosetta aderente al suolo come nelle Statici, o quasi mancanti come negli Equiseti o nelle Salicornie.
  Eccetera...

Mi rendo conto che non è molto, ma pure qualcosina ti rivela, no?
Se la domanda ti urge proprio, perché non provi di fare una telefonata o una visitina all'Orto Botanico della tua città (ma DOVE abiti?), o alla Facoltà di Botanica più vicina, per chiedere a qualche professore? L'ambiente degli O.B. è sempre calmo, rilassante e stimolante e di solito sono tutti molto gentili e disponibili, i sigg. Botanici!

Grazie della domanda, scrivimi ancora... Ciao!
Larkie




| Home | Curriculum | Appuntamenti | Consulenza | Archivio | Libro degli Ospiti | Banca del Seme | Link |

Speciali: Giardini Letterari

Scrivi a Larkie

Made with Macintosh


Copyright © 1999-2003 - Progetto e testi di Mario Cacciari

Bravenet.com