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Storia della Rosa (29-05-95)


Parole chiave: rose; ibridi di tea; rose antiche; rose botaniche;


Domanda:    ...mi spiegheresti meglio questa storia delle rose ibride? Esistono rose antiche e moderne? E inoltre vorrei sapere come sono i fiori semplici e come sono invece quelli, se esistono, complicati.
   Solferino P. - Trani (BA)


Risposta: Caro Solferino, una volta c'era *LA* rosa...
   È una storia molto complessa, antica come la terra, quasi, e cercherò di spiegartela come so e come posso. Magari dicendo assai di corbellerie, ma semplificandola, in maniera che si possa capire.
   Solo da relativamente poco tempo la rosa è la regina dei giardini che vediamo ora. Un tempo, prima ancora che l'uomo fosse sapiens, esisteva un fiorellino selvatico, che conteneva nel suo patrimonio genetico una notevole ricchezza, intesa come capacità di trasformarsi e di dare luogo, per incroci naturali, a moltissime specie nel corso delle ere. Da questo fiorellino, per successive evoluzioni, nacquero il melo, l'albicocco, il ciliegio, moltissimi altri alberi da frutto, e ... la Rosa.
   Un esempio di rosa botanica selvatica (cioè di quelle derivate naturalmente dal fiorellino di cui si parlava) è la Rosa Canina (Linn.), comunissima nei boschi di tutta Europa. Ha un fiore profumato, di colore dal rosa pallido al rosso, semplice.
   Che vuol dire semplice? Che ha un solo giro di petali (5 in questo caso) tutt'attorno all'apparato sessuale, costituito da quella gra ziosa coroncina di pistilli e stami gialli al centro del fiore.
   Poi, ad un certo momento, intervenne l'uomo. Fece convivere more uxorio varie rose selvatiche -Rosa Sinensis, Rosa Damascena, Rosa Gallica, Rosa Moschata ecc.ecc.- favorendone il naturale incrocio, e stando ad aspettare i mostri che ne sarebbero nati. Ma quali mostri? L'esercito di quelle che ora si chiamano rose botaniche, o rose antiche, è un'indicibile fantasmagoria di forme, di colori, di profumi. Dalla Rosa centifolia, a fiore doppio (non "complicato", come dici tu) che ha davvero, come dice il nome, più di cento petali, fitti stipati in un solo stupendo fiorellone, alla Rosa pteracantha, che ha grandi spine falcate rosse e traslucide, alla Rosa rubiginosa le cui foglie, stropicciate, emanano una straordinaria fragranza di mela, alla Rosa rugosa che unisce il fascino di un fiore semplice che sembra di carta velina, alla meraviglia del portamento di un cespuglio vigoroso, ornato da lucide foglie verde scuro fortemente increspate (per questo "Rugosa").
   Per tutto il Seicento ed il Settecento, ed oltre, monaci, giardinieri di re e regine, appassionati privati, tutti sapienti combinatori di matrimoni vegetali, si sbizzarrirono a favorire gli incroci più impensati, a fissare (con successive ripetizioni degli stessi incroci) i risultati più interessanti, che venivano poi dedicati a personaggi e dame di rilievo.
   Poi ci si accorse delle proprietà della Rosa tea di essere ibridata con estrema facilità.
   Questo circa alla metà dell'800. Da allora ad oggi praticamente sono stati creati solo ibridi di Tea, e sono esseri strani, sterili come tutti gli ibridi, che si possono moltiplicare solo per talea e per innesto. Se l'appassionato cerca solo la bellezza del fiore reciso, allora le rose moderne, questi ibridi di Tea, sono il massimo. Quegli stupendi fiori, sensuali, raffinatissimi, dai colori i più accesi e caldi, non sono facilmente raggiungibili in eleganza da altri. Soraya, Crimson Glory, Peace, Queen Elizabeth e circa altre 20.000 varieta': sono le vere Top-Model del mondo vegetale. Puttanelle vistose fatte per vendersi a chiunque.
   Ma la esasperata ricerca della forma e del colore del fiore, poco per volta ha portato a non dare più nessuna importanza al resto: il portamento della pianta, la foglia, per non parlare dei cinorrodi e degli acheni (i contenitori dei semi ed i frutti veri e propri) che non esistono proprio più in questi infruttiferi ibridi. Anche il profumo stesso, inebriante, delle rose ottocentesche, un poco per volta va sempre più perdendosi.
   Ecco, caro Solferino, ho risposto per sommi capi ai tuoi quesiti.
   Si è capito che io personalmente non amo gli ibridi di Tea? Che non sopporto in un giardino quei cespugliacci scombiccherati che producono fiori di un solo giorno (...l'espace d'un matin...) belli solamente se recisi ed esposti in mazzi sulla consolle elegante di casa? Che in passato ho collezionato, quando avevo gli spazi, alcune decine di rose botaniche, delle quali ero follemente innamorato, e che conservo tutte fotografate?
   Se vuoi vedere le sette meraviglie, cercati in libreria o in biblioteca un volume con le tavole del Redouté -un disegnatore della fine del 700 che immortalò con somma arte le più belle rose dell'epoca.
Larkie



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