Come allevare il Papavero Blu? (9-05-2001)
Parole chiave: Meconopsis; Acidofile; Terreno; Ammendanti;
Ciao Larkie,
sono Paola di Voghera nell' Oltrepo pavese.
Non posso dirmi una vera giardiniera, perchè altrimenti sarei più saggia nella scelta di piante, fiori e semi. O forse mi piacciono talmente tanto che li vorrei avere tutti.
Sono impulsiva e m'innamoro a prima vista di qualsiasi fiore un po' fuori dall'ordinario (sono due anni che cerco il papavero blu dell'Himalaya!).
Ora possiedo anch'io una casettina in Val di Nizza con undicimila metri quadri di terreno, disastrosamente argilloso ed in pendenza, dove sto piantando qualsiasi rametto, piantina, seme che impulsivamente compero o mi faccio regalare quando mi fermo in giro a guardare i giardini.
La domanda è la seguente: come faccio a creare un angolo per acidofile dove prima o poi piantaree il Meconopsis bailey come pure il grandis nonchè il betonicifolia se riuscirò a trovarli già acclimatati? e come si fa a mantenerlo acido? È vero che bisogna annaffiare con acqua e limone, o the o solo con l'acqua piovana come mi ha detto una vicina di casa? E per finire conosci qualche folle che possiede già il Papavero Blù ??
Ciao,
Paola d. V. - Voghera (PV)
Cara Paola,
che dici di non essere appassionata di giardinaggio, ma che invece sembri amarlo alla follia!
Per avere un angolo in cui potere mettere le piante acidofile, se il tuo terreno non è sufficientemente acido, devi scavare una grande buca (2,5x2,5xH1,5) e riempirla di terreno acido, di bosco di castagno o di brughiera, ammendato con stallatico equino, bovino o ovino ben maturo, torba, terriccio di foglie e composta. Prima di riempirla appoggia contro le pareti delle tavole di castagno non trattato o di pioppo fino a coprirle completamente lasciando piccole fessure di 1-2 cm tra una e laltra. In questo modo linstallazione durerà più a lungo nel tempo.
Non serve usare limone, aceto o cose del genere, ma è indispensabile l'acqua piovana per evitare che il calcare dellacqua dei rubinetti tolga in breve tempo tutta la sua acidità al terreno.
Dovrai poi annualmente continuare a somministrare gli ammendanti che ti ho descritto oltre a trucioli di cuoio torrefatto ed a concimi specifici per acidofile. Se nonostante tutto questo le tue piante dovessero mostrare segni di clorosi ferrica (prevalentemente schiarimento e ingiallimento delle foglie, le cui nervature restano verdi) interverrai con delle somministrazioni, quando servono, di chelato di ferro (commercialmente "Sequestrene").
Meconopsis bayley e M. betonicifolia sono esattamente la stessa pianta e tutte le Meconopsis sono piante molto difficili da coltivare in Italia. La più avvicinabile è la Meconopsis cambrica, originaria della Gran Bretagna, ma ha i fiori gialli...
Non conosco nessuno che abbia coltivato la bayley, ma so che Ippolito Pizzetti ci ha provato con scarsissimi risultati. Forse in Val di Nizza, se riesci a ricreare l'ombra, il terreno umido e ricco di materiale organico decomposto dell'ambiente alpino in cui vorrebbe vivere, potresti avere risultati migliori. Originaria dell'Himalaia, odia il clima caldo e le estati italiane.
E' una pianta monocarpica (fiorisce e fruttifica una sola volta nella sua vita) che muore 2-3 anni dopo la semina, ma tende a forire già dal primo anno. I fiori del primo anno dovrebbero essere tolti non appena si sviluppano, per favorire la maggior fioritura e la produzione di semi per l'anno successivo. Tieni sempre presente che i semi perdono prestissimo la germinabilità, per cui dovrebbero essere messi a terra non appena maturi.
Quindi fai bene a prendere una pianta già nata ed acclimatata, ed a non fidarti dei semi che si possono trovare in commercio. Ma che puoi comunque trovare nel catalogo di:
Thompson & Morgan
Poplar Lane,
Ipswich IP8 3BU Suffolk, England
tel 00 44 1473 695225 - fax 00 44 1473 680199
e-mail: <catalogue@thompson-morgan.com>
Catalogo on line: http://www.thompson-morgan.com
C'è altro? No, basta, finito. Ti saluto.
Ciao!
Larkie
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