La coltura della Pieris japonica (25-04-2001)
Parole chiave: Andromeda; Pieris japonica; Acidofile
Ciao, sono Nicoletta abito a Torino, non conosco l'altitudine sul livello del mare e non riesco a trovare nulla sulla pianta PIERIS JAPONICA, piantina regalatami con foglie di vari colori e piccolissimi fiori.
So che appartiene alla famiglia dei rhododendron, ma volevo sapere di che cosa ha bisogno, se può stare fuori sul balcone anche d'inverno o se ha bisogno di clima temperato.
Grazie
Nicoletta P. - Torino
Cara Nicoletta,
la tua Andromeda, o Pieris japonica, è una pianta della famiglia delle Ericaceae come il Rododendro.
Raggiunge lo sviluppo di circa 2 m. in altezza ed ha foglie che da giovani sono da rosso fucsia a color rame, per poi assumere la normale tinta verde. In marzo-aprile porta dei graziosi fiorellini bianchi in pannocchie, simili a quelli del Mughetto. Le pannocchie si formano in autunno e rimangono chiuse per tutto l'inverno.
La pianta è rustica, e sopporta fino a -15°C, quindi puoi tranquillamente tenerla fuori sul balcone. Ma, se sta in vaso, nei periodi più freddi sarebbe opportuno proteggerne le radici dal gelo fasciando il vaso con polistirolo espanso e coprendo il terreno con una pacciamatura di corteccia di Pino alta almeno 8-10 cm.
Gradisce una posizione abbastanza riparata dal sole, in cui i raggi non la colpiscano direttamente per più di un paio di ore al giorno nelle ore meno calde.
Il terreno (acido, come ti spiego più sotto) dovrà essere ben drenato e tenuto sempre leggermente umido in estate.
Dopo la fioritura devi asportare le infiorescenze appassite e sfoltirla dai rami disordinati e da quelli che vanno ad affollare il centro del cespuglio.
E' una pianta calcifuga o acidofila, come il Rododendro, l'Azalea e l'Erica, per cui quando la rinvaserai - in autunno - dovrai assolutamente procurarti del terriccio "per acidofile" che puoi trovare in qualsiasi buon negozio specializzato.
Fa attenzione che la marca di produzione sia una delle migliori in commercio: troppo spesso si spacciano per acidi dei terricciati che sono a malapena neutri!
Inoltre dovrai avere cura di non annaffiarla mai con l'acqua dell'acquedotto, che in genere è molto calcarea e nel breve volgere di un anno annullerebbe lacidità del terreno. Utilizza invece il più possibile acqua piovana, oppure acqua oligominerale, oppure acqua depurata con quelle caraffe "BRITA" che si comprano nei negozi di casalinghi ed anche in qualche Ipercoop. Ogni 15 gg somministrale un po' di concime liquido assieme all'acqua di annaffio.
Afine SET ed in MAR puoi intervenire con una leggera spolveratina di concime granulare per acidofile da mischiare in superficie al terreno. Ma non esagerare mai, per favore. Leccesso di concimazione è assolutamemnte deleterio per le piante.
Ciao!
Larkie
|