Il colore delle Ortensie (10-06-2001)
Parole chiave: Hydrangea hortensis; Hydrangea
macrophylla; Colore blu; Concime; Acidità;
Terreno
Ho parecchie piante di
ortensia color fucsia. Vorrei forzarne alcune a produrre
dei fiori bianchi. Come posso fare?
Grazie, Paola
Cara Paola,
intanto chiariamo che stai parlando, se non sbaglio,
dell'Hydrangea macrophylla (o dell'H.
hortensis) che sono le più comuni delle Ortensie
che normalmente coltiviamo nei nostri giardini.
Quindi ti ringrazio per avermi dato l'estro di trattare
questo misterioso argomento del colore delle Ortensie, sul
quale mi soffermerò un po' a lungo per poterlo poi
riportare anche nell'archivio del sito.
Dunque dicevamo che al genere Hydrangea appartengono circa
80 specie, di cui non più di 11-12 vengono
abbastanza comunemente usate nei nostri giardini. Tutte
prediligono terreni di media acidità, ma -
contariamente alle Azalee ed ai Rododendri - in genere
possono resistere bene anche in terreni pressoché
neutri o anche leggermente calcarei.
Ognuna di queste specie, con le relative varietà
orticole, ha il suo colore tipico di fioritura, che va dal
bianco al rosa al viola all'azzurro.
Ci si accorse fin dalla metà del '700 che alcune
Hydrangee, tra cui l'H. macrophylla e la H.
hortensis di cui stiamo parlando, hanno la
proprietà di cambiare il colore dei fiori, ma solo
alla fine dell'800 si scoprì che l'immissione nel
terreno di allume di rocca sciolto nell'acqua, o di
limatura di ferro, produceva fiori blu.
Oggi sappiamo che il fiore delle H. macrophylla
assume una bella tonalità che va dal blu all'azzurro
violaceo quando le sue radici hanno la possibilità
di assorbire alluminio libero dal terreno.
Questa possibilità è tutelata quando la
pianta viene coltivata in terreno decisamente acido.
Occorre quindi che il pH del terreno sia attorno al valore
5,5 perché ferro ed alluminio vengano assorbiti in
maniera naturale; in ambiente alcalino, invece, il calcare
impedisce la solubilità e l'assimilazione di questi
metalli.
Per tornare ad ottenere i rosa, invece, vanno utilizzati
concimi completi ad alta percentuale di fosforo, in
modo che questo si combini con l'alluminio e lo
neutralizzi. Non potendo assorbire l'alluminio così
insolubilizzato, il fiore diviene rosa.
Venendo dunque al tuo quesito, cara Paola, devo farti
rilevare che quella che tu chiami "forzatura" è in
realtà una condizione naturale. Voglio dire che un
fiore naturalmente bianco o rosa può essere forzato
a diventare blu fornendogli alluminio in ambiente acido, ma
un fiore blu può ridiventare bianco o rosa
(fornendogli un concime ricco di fosforo) a seconda che il
colore originario sia l'uno o l'altro.
L'intensità poi, di questo colore, varierà a
seconda della composizione del terreno.
Ti faccio un esempio: in quella parvenza di giardino che
sta sotto casa mia c'è una serie di Ortensie che
hanno sempre fiorito in un coloretto rosa sbiadito ed
abbastanza indeterminato. L'anno scorso pareva che stessero
tirando le cuoia tanto che, anche se non dovrei essere io
ad interessarmene, questa primavera vi ho versato di
nascosto una buona dose di concime per rose Compo a lenta
cessione, molto ricco in fosforo. Bene, la fioritura di
quest'anno ha un bellissimo colore rosa acceso che prima
non si era mai mostrato, e le foglie son tornate ad essere
più verdi che pria. Ma a mano a mano che il terreno
si dilava, e che la percentuale del fosforo va esaurendosi,
i nuovi fiori tornano al precedente pallore.
A volte il colore blu è poi il colore naturalmente
caratteristico di quella varietà, come per esempio
quello della varietà Hydrangea macrophylla
"Coerulea". Ed inoltre molte H. a fiore bianco, come
l'H. japonica e l'H. acuminata, sono
assolutamente refrattarie alle variazioni di composizione
del terreno e non diventeranno mai blu.
Spero di esserti stato utile, anche se un po' noioso, e di
avere chiarito alcuni dubbi su questo argomento in genere
poco conosciuto.
Ciao!
Larkie
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