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Lasciare l'acqua nel sottovaso? (7-7-2000)


Parole chiave: Azalea; Annaffiatura; Piante in casa;


Domanda: Ciao Larkie,
grazie per la risposta al problema delle clematidi, volevo chiederti una cosa che mi incuriosisce: quasi tutti i giornal specializzati, nonché i libri, raccomandano di dare alle piante in vaso un buon drenaggio e di non lasciare mai il sottovaso pieno d'acqua.
Ci sono persone, però, che fanno il contrario (specie con le piante d'appartamento), cioé lasciano sempre un dito d'acqua nel sottovaso, così la pianta può "bere quando ne ha bisogno". La cosa più strana è che le loro piante stanno benissimo!
Io abito a Roma e la pediatra dei miei bambini ha nello studio un'azalea di cinque o sei anni, enorme (50/60 cm di diametro della chioma, se non di più) e quando le ho chiesto qual era il suo segreto mi ha detto la stessa cosa, aggiungendo che lei dopo la fioritura la pota piuttosto drasticamente ogni anno!
Quando la mia azalea preferita si è seccata all'arrivo del caldo intenso, dopo essere stata splendidamente in forma per tutta la brutta stagione, ho cominciato a lasciare nel sottovaso dell'unica azalea rimasta dell'acqua, controllando ogni giorno lo stato delle foglie e dei rami e... sta benissimo. Significa allora che alcune piante possono essere "abituate" a vivere così?
Sono molto curiosa, vorrei saperne di più! Ciao
Monica C. - Roma

Risposta:Cara M. de Clematis,
le azalee che si comprano fiorite, raramente riescono a sopravvivere. In genere sono piante a fioritura forzatissima, che da molto tempo stanno nello stesso contenitore: se, quando muoiono, le estrai dal vaso ti accorgi che le radici sono tante e tali che hanno formato un feltro compatto ed impenetrabile che si è letteralmente "mangiato" tutto il terriccio.
Ogni tanto si ha la fortuna di trovarne una con apparato radicale ancora abbastanza giovane e, se la si pota opportunamente dopo la fioritura e contemporaneamente la si mette in un vaso più grande con buon terriccio acido, annaffiandola sempre e solo con acqua piovana o oligominerale, la si può conservare e farla vivere per lunghi anni.
Quella delle piante costantemente immerse in acqua è una tecnica presa in prestito ad orecchio dall'idrocoltura, ma che funziona solo con alcune piante da appartamento, tra cui l'azalea, il rododendro, il Cyperus alternifolius (il comune pseudo papiro) ecc. A patto sempre che il terriccio sia acido e che l'acqua sia assolutamente non calcarea!
Normalmente è una tecnica che io sconsiglio perché in molte piante provoca marciume radicale ed asfissia delle radici: se fosse per es. una Poinsettia (Stella di Natale) avrebbe bisogno, al contrario, di essere annaffiata solamente quando la superficie del terreno si asciuga.
Se la tua azalea gradisce, lasciala godere e continua così.
Ciao!

Larkie



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