Che senso ha un giardino giapponese fatto in Italia da italiani? (5-02-2001)
Parole chiave: Progettazione; Giardino Zen;
Giapponese
La mia classe, una quinta
geometri, sta progettando un parco giapponese in una zona
piuttosto vasta.
Vorremmo sapere quali sono i punti principali per realizzare
un parco giapponese e quale essenze, alberi e arredo
introdurre.
Grazie per l'aiuto.
Vanessa I. - Brugherio (MI)
Carissimi amici della Classe di
Vanessa,
spero che la mia risposta non vi sembri sgarbata: voglio
solo tirare un po' ed amichevolmente le orecchie a chi (voi
o qualche vostro professore) ha deciso così, di punto
in bianco, di progettare in Italia, a Brugherio, un parco
giapponese.
Con tutti i grandissimi problemi di scarsa cultura
naturalistica, con la conoscenza pressoché
inesistente della gloriosa storia dei giardini occidentali
che distingue negativamente noi italiani, proprio di
giardini orientali dovete occuparvi?
Per arrivare alla estrema sintesi di concetti, di simboli e
di forme che stanno dietro la creazione di un giardino
giapponese, ci sono voluti migliaia di anni di filosofia
Zen, vissuta e studiata fino a diventare, ancor oggi, parte
integrante del modo di ragionare e di comportarsi di quel
popolo. Voi pensate di essere in grado di ripercorrere tutto
quell'iter di pensiero nel breve spazio di un anno
scolastico?
Temo, anzi ne sono sicuro, che nel migliore dei casi il
risultato sarà una semplice e banale imitazione
pedissequa di forme viste in fotografia, oppure orecchiate
superficialmente attraverso la lettura di qualche libro, ma
completamente svuotate di quei contenuti che di un insieme
di rocce, di ghiaietti pettinati a rastrello, di laghetti e
cespugli di Bambù, fanno un vero paesaggio zen.
E chi sarebbero poi i fruitori di tale luogo? Forse gli
Operai della Bovisa, o gli Yuppi di Milanofiori? Insomma ne
nascerà qualcosa che assomiglierà ad un
giardino giapponese non più di quanto un ristorante
cinese a Milano possa assomigliare ad un vero ristorante di
Pechino. Questo che state per realizzare, cari giovani
amici, ha purtroppo un nome ben preciso: Kitsch!
Perché i vostri professori non provano di farvi
almeno abbozzare il progetto di un bel parco ITALIANO? Anche
per questo ci sarebbe da lavorarci su per un intero anno
scolastico, ma almeno imparereste quelcosa di utile...
Ma basta...
Basta fare il barbogio brontolone, che è un ruolo che
non mi si addice. Perdonatemi. Non ho mai progettato
giardini giapponesi proprio per le ragioni di cui sopra, e
la mia conoscenza di quelli è puramente formale ed
acquisita ecletticamente su qualche libro o documentario.
Quindi non sono in grado, mi spiace, di aiutarvi.
Ripensateci bene, se ancora siete in tempo.
Ma se proprio volete documentarvi provate di dare
unocchiata in qualche buona libreria. Da Feltrinelli
certamente troverete disponibile qualche volume
interessante, ed inoltre so che fino a poco tempo fa nel
catalogo delle Edizioni Edagricole Calderini c'erano un paio
di titoli dedicati proprio ed espressamente ai giardini
giapponesi. Ne ricordo solo uno, che tra l'altro possiedo:
ISAMU KASHIKIE - L'ABC del giardinaggio giapponese - pagg.
60.
Cara Vanessa, se non sei troppo arrabbiata e delusa, mi
piacerebbe che tu mi rispondessi, dicendomi che cosa pensi
tu, e che cosa ne pensano i tuoi compagni ed i professori,
di quanto ti ho appena scritto.
Grazie comunque, davvero, per avermi interpellato :@)
Ciao!
Larkie
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