Allora: il mio Cissus tuberosus è una piantina alta
adesso circa dieci centimetri con tronco caudiciforme, che in primavera
emette dei rami rampicanti con foglie palmate, che io in genere potavo
[ ] Con i rami potati ho fatto delle talee, due delle quali dopo un
anno sono diventate simili alla madre, questanno non le ho potate ed
i loro tralci hanno invaso il ripano della finestra.
Non sono sicuro ma penso di avere anche un Cissus
quadrangularis normalmente senza foglie con tronco a sezione quadrata,
tornando dalla vacanze l'ho trovato con delle piccole foglioline tipo vite
con dei (come si chiamano quei cosi che si arricciano a spirale ?). I
"cosi "sono presenti anche sull'altro cissus.
Emilio C. - Torino
(prima parte)
I "cosi" si chiamano viticci, Emilio! E la potatura di cui
parli spero che fosse eseguita staccandone i rametti (che si chiamano
articoli) con le mani, e non tagliandoli con le cesoie,
vero?
Venendo a noi, il Cissus tuberosus non lo conosco (ma io ben
poco conosco...) ma evidentemente non lo conosceva neppure il vecchio Lodi
quando scrisse il suo libro (Le mie Piante Grasse - ed. Edagricole
Bologna; decisamente consigliabile) alla veneranda età di 84 anni!
Se ne spedisci un articolo all'Orto Botanico di Bologna
certamente te ne saranno grati (Via Irnerio, 36 -40126 BO). Non mi risulta
che lo possiedano. A settembre, quando ricomincia la vita, andrò a
controllare di persona. Per la spedizione è sufficiente che tu lo stacchi
alla base e lo metta in una scatolina di cartone avvolto in paglia o
trucioli con un po' di spiegazione del tuo gesto. Per almeno due mesi
rimane vivo e vitale.
(seconda parte)
Caro Emilio. Ti devo intanto ringraziare per avermi dato la
scusa per tornare un'ennesima volta a vedere la serra "Lodi" delle
succulente dell'Orto Botanico di BO. E ne ho approfittato per trainarmi a
rimorchio la mammetta 84enne che, un po' claudicante, si è divertita da
matti. Urletti, risatine, squittii maravigliati; e ci si è arrozzata dietro
pure una giovin giovanetta di passaggio, che mi ha fatto da uditorio.
Ma adesso però mi devi dire dove lo hai preso, quel *Cissus
tuberosa* (questo è il nome corretto) che esiste, ma nessun repertorio che
io conosca menziona, in quanto solo da pochissimi anni ha vita
pubblica.
Scoperto in Messico non più di cinque anni fa, da due anni sta
anche nella serra "Lodi". È quindi una pianta ancora estremamente rara (per
ora... in quanto per la sua robustezza ed adattabilità puo' essere molto
facilmente moltiplicata e diffusa; e tu ne hai fatto la prova). Il vecchio
Giuseppe Lodi che mi regalò il Cissus quadrangularis ed un C.
quinquangularis, morto nell'89 a 94 anni, non lo conosceva.
Non ha un vero e proprio tubero, ma un tronco a fiaschetto
(una riserva d'acqua simile a quella della Beaucarnea stricta) che puo'
assolvere circa le funzioni di un tubero.
Ne esistono due varietà. Una con foglioline molto simili alla
vite da uva (ed è quella che ho visto allOrto B.) portate su esili
tralci con viticci, ed una seconda con foglie più simili agli aceri
giapponesi, e forse sono le tue palmate. Quest'ultima forma non è presente
a BO.
Beh, congratulazioni.