Che cosa ha nuociuto alle mie Clivie? (17-12-2000)
Parole chiave: Clivia miniata; Appartamento;
Piante in casa; Cocciniglia cotonosa
Caro Larkie, ciao.
Sino a tre anni fa (vivo a Reggio Emilia) abitavo in una
casa grande e fredda e curavo con soddisfazione una decina
di belle Clivie. Acqua, concime, un rinvaso ogni
tanto....nessun problema. Mai.
Da quando mi sono trasferito in un condominio stanno
morendo l'una dopo l'altra.
Le prime se ne sono andate per un furioso attacco di
cotonosa che mi ha colto di sorpresa (mai ci avevo avuto a
che fare). Le ultime stanno ora svernando nell'androne,
vive ma con tutte le punte secche. Hanno diverse foglie
picchiettate di rosso, ingiallite.
Inoltre, non sono capace di sterminare la cocciniglia.
Hai idea di quale potrebbe essere la causa del
disseccamento delle foglie? Le punte sono secche e la parte
immediatamente verso la base é giallastra e
molle.
Devo tagliare le parti secche? Nonostante tutto le piante
stanno "buttando" nuove foglie.
Grazie mille e ciao.
Giuseppe Z. - Reggio Emilia
Carissimo Giuseppe,
mai abbandonare le vecchie grandi case fredde per i torridi
appartamenti condominiali!... :@)
Anche perché le Clivia miniata
nelle grandi case fredde di una volta sono in pieno
nell'ambiente culturale (sì, proprio
culturale, con la U) che loro compete, non
altrettanto negli appartamenti di oggi. Aspidistra, Clivia,
Miseria, Asparagina erano le piante tipiche delle
abitazioni delle nostre nonne, assieme ad Ortensie,
Sansevierie, Erba Luigia e, nei salotti più
sofisticati, le grandi Kentie sotto cui si accucciava,
statuario e dannunziano, il levriero russo della
Signora.
Ma torniamo alla Clivia ed ai tuoi problemi.
Senz'altro il trapasso al clima del tuo nuovo appartamento
ha nuociuto alle piante, ed ha favorito la presenza della
cocciniglia cotonosa.
Per combatterla prova di agire con dell'alcool denaturato
puro (attenzione che attualmente nei supermercati si
trovano in commercio dei prodotti detergenti che gli
assomigliano, ma che di alcool non ne contengono niente:
devi comprare in farmacia il vero alcool denaturato che si
usa come disinfettante). Con un cottonfioc intinto
nell'alcool devi toccare le cocciniglie una per una. Non
avranno scampo. Per quelle che si annidano giù in
basso tra foglia e foglia, dove queste si embricano
strettamente tra loro, non avere paura di lasciarne cadere
qualche goccia: la pianta non ne soffrirà ma le
cocciniglie moriranno.
Quanto agli altri fenomeni di ingiallimento e seccume di
cui mi parli, non so bene come interpretarli: potrebbe
essere la cocciniglia stessa a provocarli, oppure qualche
infestazione fungina di crittogame. Intanto taglia via il
seccume con un paio di forbicine, evitando di tagliare
sulle parti ancora verdi della foglia, e buttalo via o
brucialo.
Potrei fare l'ipotesi che abbiano bisogno di un
travaso in primavera (lo si fa ogni 3-4 anni quando
le radici carnose cominciano ad apparire in superficie)
dato che le hai da parecchio tempo. Mettile in un vaso di
30 cm., ben drenato nel fondo, con terra di giardino
arricchita con sostanze organiche vegetali in
decomposizione. Lascia almeno 5 cm. tra il terreno e l'orlo
del vaso, dato che le radici, crescendo, tendono a spingere
verso l'alto.
Ogni anno verso la fine dell'inverno, quando spuntano i
germogli fiorali, gratta via dalla superficie qualche cm.
di terreno e sostituiscilo con terriccio fertile fresco ed
un cucchiaino da té di concime granulare a lenta
cessione. Ogni quindici giorni, da quel momento in poi e
per tutto il periodo della fioritura, fornisci un po' di
concime liquido assieme all'acqua di annaffio.
Anche se le Clivia vivono bene in ambiente caldo e
gradiscono che il terreno sia sempre un po' umido,
all'inizio dell'inverno hanno bisogno di un periodo di
riposo vegetativo di 6-7 settimane, che si
attuerà in un locale luminoso ed asciutto alla
temperatura di circa 10 gradi (ecco in che cosa era
insostiuibile la tua vecchia casona fredda!). Durante
questo periodo le annaffiature dovranno essere molto
contenute: lasciale pressoché all'asciutto.
Per il resto dell'anno tienile davanti ad una finestra - ma
lontane da termosifoni! - dove arrivi anche un po' di sole
diretto al mattino o al pomeriggio. Il sole troppo forte
del mezzogiorno può danneggiarne le foglie. Anche il
caldo eccessivo ostacola la fioritura: l'ideale sarebbe un
ambiente che non superi mai i 18 gradi.
Se hai letto nel mio archivio (eventualmente prova di
cercare sotto la parola chiave "appartamento" o "piante in
casa") avrai trovato spesso la raccomandazione di creare un
ambiente di moderata umidità attorno alla pianta,
per combattere il clima siccitoso e riarso determinato dal
riscaldamento a termosifone. Questo lo si può
ottenere appoggiando la pianta, col suo sottovaso, su un
vassoio contenente uno strato di 3-4 cm. di argilla espansa
che dovrà essere sempre bagnata. L'evaporazione
dell'acqua assorbita dalle palline fornirà un minimo
di umidità ambientale molto gradita alle piante che
vivono in inverno nelle nostre case. Inoltre
ostacolerà la proliferazione di eventuali ragnetti
rossi (quasi invisibili) che sono uno dei flagelli delle
piante da appartamento.
Quando fioriscono non lasciare che si producano
frutti, che assorbono tanta energia vitale da rischiare
di non permettere nessuna fioritura l'anno successivo. A
mano a mano che i fiori appassiscono tagliali via
accuratamente con una lametta o con un coltellino
affilatissimo. Quando gli steli fiorali cominciano ad
appassire estraili dalla base.
Che cos'altro posso dirti? Tienile sotto controllo e prova
di seguire le indicazioni che ti ho dato. Se le macchiette
rosse dovessero persistere e propagarsi prova di prendere
una foglia e di portarla a vedere presso un buon vivaio
dove possano consigliarti circa eventuali anticrittogamici
da usare. Comunque riscrivimi per tenermi al corrente degli
sviluppi, che mi auguro positivi...
Ciao!
Larkie
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