Potare un gelsomino che si è fatto troppo invadente (21 DICEMBRE 2000)
Parole chiave: Gelsomino; Jasminum
officinale; Jasminum nudiflorum; Jasminum primulinum;
Rincospermo; Potatura; Trachelospermum jasminoides;
Rhincospermum jasminoides
Buongiorno,
Abito a Santena (To) Altitudine slm 240 mt
Ho in giardino una pianta di gelsomino di circa 8 anni.
È molto bella, fiorisce regolarmente, la concimo
periodicamente anche se non so esattamente cosa sarebbe
meglio usare. È però cresciuta molto e qui
sta il mio problema.
Avendo dato alla pianta la forma dell'arco di un porticato
della casa, ingrandendosi i rami sono scesi sempre
più in basso e quindi avrebbero bisogno di essere
sfoltiti soprattutto perché ormai non lasciano
più passare la luce oscurando sempre più le
finestre della casa.
Come mi devo comportare? Posso sfoltirlo? In che periodo e
in che modo, non vorrei creare dei danni. Se potete
aiutarmi vi ringrazio molto e complimenti per il vostro
sito, che è molto interessante
Giorgio D. - Santena (TO)
Risp. 1 :
Caro Giorgio,
il tuo gelsomino (immagino che si tratti di uno
Jasminum officinale, rustico ed acclimatabile
all'aperto nella tua zona) mi dici che sta crescendo
troppo.
Normalmente non abbisogna di potature, e lo si lascia
crescere libero in modo che copra il più possibile
di parete producendo tanti fiori profumatissimi.
Nel tuo caso direi che di una sfoltitina ce n'è
proprio bisogno... Ti consiglio però di attendere la
fine della prossima fioritura di primavera.
Dopo, con un buon paio di cesoie, devi tagliare - nel punto
dove si escono dai fusti principali - i rami laterali che
ti disturbano. Contrariamente a ciò che si fa con
altri gelsomini (per es. J. nudiflorum
e J. primulinum), non limitarti ad
accorciarli, ma eliminali proprio.
Se hai spazio in alto nella parete, però, ti
consiglierei di non toglierli tutti. Predisponi al di sopra
dell'arco un reticolato di fili di ferro (oppure una rete
plastificata a maglie rettangolari molto larghe), fissato
alla parete con parecchi chiodi da muro. Fa' in modo che la
rete o il reticolato restino distanziati dalla parete di
almeno 4-5 cm. Su questi con delicatezza porterai ad
arrampicare alcuni dei rami che attualmente pendono verso
il basso, in modo che la pianta abbia modo di espandersi e
di darti una bella parete profumata in primavera.
Ciao!
Larkie
Risp. 2:
Da tui scritti successivi mi accorgo che si tratta non di
Gelsomino bensì di un Trachelospermum
jasminoides, citato in molti cataloghi come
Rhincospermum jasminoides. Assomiglia
moltissimo al gelsomino, sia nel fiore che nel profumo, ma
mentre quello appartiene alla famiglia delle Oleaceae, il
tuo è di quella delle Apocynaceae, dunque un cugino
dell'Oleandro.
Resiste bene a temperature piuttosto basse, è semi
sempreverde, e le foglie, un po' più coriacee di
quelle del gelsomino, in autunno/inverno tendono spesso ad
assumere una bella tinta rosso vermiglio. Spezzando un
rametto esce un poco di lattice biancastro.
Diciamo che quello che ti ho scritto è ancora
valido. La potatura di sfoltimento la farai in
marzo-aprile, operando sui rami più vigorosi (ma
solo se disturbano). Ribadisco il concetto di mettere una
griglia o un traliccio al di sopra dell'arco, e su quello
condurre ad arrampicarsi i rami pendenti (sono molto
flessibili). Per aiutare l'arrampicata serviti di legacci
elastici di plastica verde, che nel tempo non disturberanno
l'ingrossamento dei rami che vuoi legare.
Piuttosto, trattandosi di un Rincospermo, nella pratica
della concimazione tieni conto del fatto che richiede
terreno piuttosto acido. Quindi ad ogni primavera, dopo
avere tolto una buona parte del terreno superficiale
esistente, gli aggiungerai al piede del terriccio acido
(quello che si usa per rododendri ed azalee) arricchito con
torba e letame equino o vaccino ben maturo (di almeno due
anni).
Tieni controllato che le foglie non presentino mai tracce
di clorosi (ingiallimento): quello sarebbe il segno che il
terreno si è arricchito di calcare - sta quindi
perdendo la sua acidità - e che le radici stentano
ad assorbire l'indispensabile ferro. Nel qual caso dovresti
intervenire con delle somministrazioni di Sequestrene
diluito in acqua. Per quanto ti è possibile
nell'annaffiatura usa acqua piovana e non quella (calcarea)
dell'acquedotto.
Natale è passato. A me gli auguri di Natale, a te
quelli di Buon Anno... :@)
Ciao.
Larkie
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