Eriobotrya japonica -Nespolo del Giappone- (autunno
1998)
Parole chiave: Nespolo; Eriobotrya; propagazione da
seme<
...ho messo a dimora, in alcuni vasetti con del terriccio,
dei semi di nespolo giapponese (non chiedetemi la denominazione latina).
Ora le piantine sono alte circa 15 cm e hanno delle bellissime foglie
verdi.
Con l'avvicinarsi dell'inverno mi sto chiedendo che cosa sia opportuno
fare: mantengo le giovani pianticelle nei vasi collocandole in un luogo
riparato e ben illuminato o provo subito a metterle definitivamente a
dimora sul terreno (visto che pare sia una pianta piuttosto resistente?
Abito in collina (300 m slm) e gli inverni qui sono piuttosto rigidi.
Marco A. (Brianza)
Caro Marco, il Nespolo del Giappone (Eriobotrya
japonica), che non ha molto a che fare col Mespilus germanica -
il nespolo nostrano - oltre al fatto di appartenere entrambi alla famiglia
delle Rosaceae, può essere facilmente ottenuto da seme come tu hai fatto.
La procedura è regolare e, ovviamente, naturale. Con l'unico problemino che
dovrai attendere un po' di anni (forse otto o nove) prima che le tue
pianticelle entrino in produzione. Per avere una fruttificazione più rapida
si dovrebbe ricorrere all'innesto. Se non ti interessa molto raccogliere le
nespole -che però, quando le mangi ben mature, sono deliziose e
rinfrescanti- penso che tu possa procedere così; anche perché l'albero è
bello e decorativo di per sé.
Eviterei però, anche se le pianticelle sono vigorose, di metterle subito a
dimora. Trapiantale in vasetti di plastica di 15 cm e lasciale svernare
all'aperto in posizione riparata. Anche se sono piante rustiche e
resistenti, è comunque opportuno proteggere le radici dai geli. Questo lo
potrai ottenere mettendo i vasetti dentro ad un cassoncino che riempirai di
argilla espansa fino a coprire completamente il terriccio.
Nel prossimo autunno, in ottobre o novembre, le potrai mettere a dimora in
terreno leggermente argilloso ma ben drenato, facendo una bella buca
profonda 40cm sul cui fondo metterai 10/12cm di terriccio mescolato a
letame maturo in parti uguali, ricoperto a sua volta da uno strato di
terriccio. Concimale abbondantemente in autunno e primavera con
fertilizzanti minerali, e per i primi anni annaffiale regolarmente nella
stagione calda.