Piante verdi per un terrazzo (24-8-2000)
Parole chiave: Terrazzo; Viburnum tinus;
Lentaggine; Chrisanthemum coreanum; Crisantemo; Aster
novi-belgii; Aster novae-angliae; Settembrini; Formiche;
Piante aromatiche
Mi chiamo Angela,
abito da pochissime settimane in una casa, in Torino, con
un terrazzino esposto al sole al mattino ed un
grande balcone esposto al sole al pomeriggio.
Finalmente ho la possibilità di inverdire un po' la
mia casa e cosi' ho pensato di acquistare alcune piante da
esterno. Mi sono rivolta ad una vivaista nella cintura di
Torino la quale mi ha consigliato, per l'inverno, il
Viburnum tinus.
Va bene? Ha bisogno di cure particolari?
Secondo Lei quali altre piante resistono all'inverno freddo
di Torino?
Tenga presente che lavoro tutto il giorno e non ho
tantissimo tempo da dedicarci (beh.... almeno le
innaffio!!!)
Inoltre come posso eliminare le formiche da un vaso di
edera?
Angela D. S. - Torino
Cara Angela, grazie per avermi
consultato.
Il Viburnum tinus, in italiano lentaggine,
è una bella pianta, robusta e rustica (così
si chiamano le piante che resistono ai freddi), che
fiorisce in maniera discreta in inverno e produce delle
belle bacche piccoline di colore blu metallizzato. Hai
scelto bene, non ha bisogno di grandi cure, anche se non
è la pianta più appariscente per un terrazzo.
Per il terrazzino che prende sole al mattino
potresti mettere qualche bel vaso di
Hydrangea macrophylla (la comune
ortensia) di H. sargentiana, o di H.
petiolaris che si aggrappa al muro con facilità.
Ovviamente quest'ultima dovrebbe stare in una cassetta di
dimensioni adatte (40x60xh50) per non dovere ricorrere
spesso a travasi che sarebbero scomodi, essendo una
rampicante.
Se hai voglia di combattere con il terreno acido, adotta
anche qualche bel Rododendro, ma facendo in modo che
verso la fine della mattina sia al riparo dal sole. Per
quanto riguarda la coltivazione di questo, trovi ampie
spiegazioni nellarchivio del sito.
Anche qualche pianta aromatica, potresti metterci,
come la mentuccia o nepitella, la menta piperita, il timo,
la salvia, la santoreggia, che ti servirebbero in cucina.
Il basilico no, perché ha bisogno di molto sole.
Quello starà meglio nellaltro terrazzo.
Invece nel terrazzo che guarda a ponente puoi tenere
qualche bella Rosa rugosa, o altre
rose antiche (V. voci corrispondenti in archivio), qualche
Chrisanthemum coreanum, che fiorisce in tarda
estate ed in autunno, e di cui esistono moltissime
varietà e colori. In questi giorni dovresti
cominciare a trovarne a iosa, nei vivai e dai fioristi.
Se hai la possibilità di mettere una griglia contro
il muro per farlo arrampicare, assaggia anche la bellezza
di un Rhincospermum jasminoides e dei suoi
fiori profumati che spesso compaiono, dopo un'abbondante
fioritura primaverile, anche durante l'estate.
Non dimenticare gli Aster novi-belgii e gli
A. novae-angliae, (entrambi conosciuti come
settembrini), di cui potresti collezionare parecchie
varietà raggruppandole per colore. Ti segnalo, dei
primi, le varietà "Crimson brocade", rossa, "Marie
Ballard", blu intenso, e "Winston Churchill" rosso rubino.
Tra i secondi: "Barr's Pink", rosa, "Lye End Beauty", color
lavanda, e "September Ruby" rosa cremisi.
Ancora, se hai spazio, metterei dei Pelargonium
peltatum (erroneamente conosciuti come gerani
edera) tenendoli sollevati su un supporto alto una 60na di
cm da terra, essendo ricadenti. Tieni presente però
che da novembre ai primi di marzo devono essere ricoverati
in luogo fresco e luminoso, perché non sopportano il
freddo degli inverni da Firenze in su...
Un consiglio generico. Prendi l'abitudine di frequentare
un buon vivaio locale (come per esempio quello della
grande Anna Peyron a Castagneto Po, vicino a Chivasso) e di
interessarti alle esigenze in fatto di sole e di clima
delle piante che vedi e che ti colpiscono. E se ne hai
l'occasione, frequenta anche qualche mostra e
manifestazione specialistica, come quella che si tiene ogni
anno al Castello di Masino.
Solo guardando le piante negli occhi, e chiedendo
informazioni a chi le coltiva si impara a scegliere secondo
le proprie esigenze e la propria sensibilità...
Spero di esserti stato utile. Riscrivimi presto!
Ciao.
Larkie
P.S. Ah, le formiche, dimenticavo!
La colf di Ippolito Pizzetti ne schiacciava alcune col
pollice e le lasciava lì sul posto, come monito e
deterrente per le altre... pare che servisse.
Ma tu, senza inquinare troppo l'ambiente, puoi cercare
certe esche che vendono nei negozi specializzati, e
sistemarle in prossimità del formicaio o del loro
percorso abituale. Le formiche le prelevano e se le portano
a casa in dispensa, avvelenando così tutto il
formicaio.
Ma non essere inutilmente stragista: ricorri alla
eliminazione sistematica solo se linvasione è
particolarmente dannosa e pesante, se cioè ti si
sono installati grossi formicai nei vasi o nel giardino, e
da lì le bestiole ti arrivano in casa a saccheggiare
lolio e lo zucchero, o se vedi che stanno praticando
lallevamento degli afidi su larga scala.
Se si tratta solamente di qualche piccola
sfilata di formicuzze lungo i muri, limitati a
spruzzare un pochettino (ma poco!) di Baygon antiformiche
su non più di 20 cm del loro percorso in fila
indiana. Non togliere i cadaverini e vedrai che dopo un
paio di trattamenti - ecologicamente leggerissimi - del
genere smetteranno di infastidirti. |