Propaggine di Laurus nobilis -Alloro- (settembre 1999)
Parole chiave: Laurus; Alloro; Propaggine
In giardino ho una pianta di alloro (Laurus nobilis) che
non viene potata da tre anni, se non si considerano i pochi rami usati in
cucina. Siccome avrei una decina di metri di recinzione da coprire con una
siepe, vorrei moltiplicare questa pianta per talea. Mi puoi dare dei
consigli per ottenere dei buoni risultati?
Mauro T.
Caro Mauro, la talea di Laurus nobilis è di
difficile attecchimento, andrebbe fatta con rametti già almeno
parzialmente lignificati, all'inizio dell'inverno, ma in serra.
Perchè non usi la propagazione per seme? L'alloro è generoso
di semi e di facile germinabilità. Se vuoi provare questa strada,
fammelo sapere e ti darò ulteriori consigli.
Preferibile alla talea, per questa pianta, è la propaggine a terra
che si fa in primavera con i rami più bassi, senza staccarli dal
cespuglio. Li si piega in modo che possano essere interrati nella loro
parte mediana lasciando sporgere la cima dal terreno per almeno una decina
di cm. Dopo avere praticato con un coltellino affilato un'incisione
longitudinale di 3cm, nella parte della corteccia che rimarrà sotto,
li si ricopre di terriccio. E' opportuno usare una forcella di fil di ferro
grosso, o di legno, per ancorare sotto terra il pezzo di ramo inciso. L'uso
di un ormone radicante per talee legnose, spolverizzato sull'incisione,
favorisce l'emissione di radici. La propaggine sarà pronta e
radicata dopo alcuni (da 4 a 6) mesi e comincerà a vegetare, a
mettere foglie nuove; a quel punto puoi separarla dalla pianta e farle
avere vita autonoma.
Altro metodo utilizzabile è la propaggine aerea, quando il ramo che
si sceglie non riesce ad arrivare fino a terra. Poco sotto una gemma si
asportano 5/6 mm di corteccia per metà circonferenza del ramo e si
spolvera la ferita con l'ormone di cui sopra, che si trova presso i
principali vivai e negozi specializzati. Si tolgono le foglie subito sopra
e subito sotto e si ricopre il ramo nella zona lesionata con del muschio
bagnato o del terriccio umido in modo da formare una pallottola di circa 10
cm di diametro, che sarà avvolta e fermata con un foglio di plastica
trasparente, e fissato con rafia o con legacci elastici. Insomma, una
specie di caramellone attraverso cui passa il ramo. Cerca di fare in modo
che il tutto non asciughi mai, e dopo qualche tempo vedrai le radici nuove
aprirsi il varco attraverso terriccio o muschio dentro l'involucro di
plastica. La propaggine aerea è pronta da recidere e mettere in
vaso.
Prima di mettere definitivamente a dimora talee e propaggini radicate
è meglio che trascorrano almeno un anno in vaso da 15 cm, all'aperto
in posizione riparata dai geli.
Spero di essere stato chiaro. Prova e, se hai pazienza, potrai rimpinguare
la tua dotazione di siepi.
Larkie
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