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Salviamo un Rododendro (5-9-2000)


Parole chiave: Rododendro; Terreno acido; Durezza


Domanda: Ciao Larkie,
sono una ragazza che abita in collina in provincia di Torino vicino ad Ivrea. Vivo in campagna e non ho particolari problemi di spazio.
Dunque ti espongo il problema: quest'inverno ci hanno regalato un bellissimo e grande rododendro prossimo alla fioritura in vaso; è stato messo in piena terra, in un terreno dove abbiamo sradicato un albero ormai troppo grande.
Credo, dopo aver letto alcune tue risposte, che sia posizionato "male": prende sole da pomeriggio a sera.
Ora, dopo la fioritura con fiori rosa pallido, le foglie stanno diventanto gialle e poi marroni ed ovviamente cadono, ha i boccioli della prossima fioritura, ma sta soffrendo parecchio... cosa possiamo fare?
Attendo con ansia una tua risposta.Grazie.
Maura O. - Ivrea

Risposta:Cara Maura,
io credo che il tuo Rododendro soffra, oltre che per il sole pomeridiano, anche e soprattutto per essere stato messo in un terreno non sufficientemente acido. Infatti questa è l'esigenza imprescindibile di questa famiglia di piante, che comprende anche tutte le azalee. In presenza di calcare nel terreno, le acidofile non riescono ad assorbire con le radici il ferro necessario per la loro salute.
Per ora cerca dunque di tamponare il problema con somministrazioni di Sequestrene (ogni volta che vedi la pianta sofferente, ed a distanza di 15 gg.). Si tratta di un preparato di ferro-chelato che permette alle acidofile di nutrirsi anche in presenza di terreno non acido.
In primavera (fine marzo) dovrai provvedere a spostare la pianta in una zona del giardino in cui il terreno sia acido a sufficienza (si fa analizzare, presso un Consorzio Agrario, qualche campione prelevato in varie zone a 15 cm di profondità).

Se in nessun punto del giardino ci fosse un terreno adatto, dovrai adattarti a rimetterlo in un vaso, di circa 60x60 cm (in cui avrai messo, nel fondo, uno strato di drenaggio di 3-4 cm. di palline di argilla espansa), riempito con un terreno per acidofile arricchito con composta e con concime organico. Il terriccio per acidofile si acquista in sacchi in qualsiasi buon Garden Center.
Una soluzione più “da giardiniere”, elegante ma più complessa, consiste nello scavare (in posizione a mezz’ombra) una grande buca cubica di 100x100x100 e di foderarne i 4 lati verticali semplicemente appoggiandovi delle assi di legno di pioppo. Dopodiché mettere il solito straterello di argilla espansa, un piccolo strato di letame vaccino ricoperto da terreno, e poi porre a dimora il Rodo o l’Azalea riempiendo il tutto con terreno sicuramente acido che un vivaista ti avrà procurato.

IMPORTANTE: In entrambi i casi (il grande vaso o la buca nel terreno) dovrai annaffiare sempre con acqua piovana o acqua minerale, poiché generalmente le acque degli acquedotti, troppo calcaree, in pochi mesi annullano l'acidità del terreno. Se usi acqua di acquedotto con durezza anche non molto accentuata, poco per volta il terreno perde la sua acidità e dovrai cambiarlo almeno ogni 2/3 anni.
Per sicurezza telefona all’azienda erogatrice di acqua di Ivrea e chiedi informazioni circa la durezza dell’acqua del tuo acquedotto.
Spero di esserti stato utile e di rileggerti presto.
Ciao!

Larkie




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