Come correggere il terreno per un Rododendro (31-10-2000)
Parole chiave: Rododendro; Azalea;
Acidità; Alcalinità; Ammendanti
Gentili signori,
Ho una casa sul lago di Como. Il mio rododentro incomincia
ad ingiallire le foglie che perdono vivacità e non
c'è nulla che possa fare per rinvigorirlo.
Qual è la causa? Devo potarlo? Come si fa?
Grazie.
Anna P. - Como prov.
Cara Anna,
probabilmente il tuo Rododendro soffre di clorosi dovuta al
terreno che forse non è sufficientemente acido.
Questo fatto impedisce alle radici di assorbire
l'indispensabile ferro presente nel terreno.
Per un intervento immediato procurati del
Sequestrene (chelato di ferro da sciogliere in acqua
facilmente assorbibile dalle radici anche in presenza di
calcare) e tratta il terreno con quello. Ma è solo
un palliativo...
Azalee e rododendri - che sono pressoché la stessa
cosa - sono piante acidofile e vanno coltivate in terreno
acido. Se sono in vaso bisogna procurarsi il terriccio per
acidofile, in sacchetti, presso un Garden Center, e
cambiarglielo ogni 3/4 anni, dato che è sufficiente
il calcare contenuto nellacqua di irrigazione per
modificarne il pH.
Se sono in terra, e non sai se il terreno è
alcalino, devi prelevare un campione di quel terreno, alla
profondità di 20 cm., e portarlo a fare analizzare
presso un Consorzio Agrario o da un vivaista. Ma oggi sono
in vendita anche dei pratici kit per unanalisi fatta
in casa.
Il pH è la misura convenzionale
dell'acidità e va da 0 a 14:
- pH da 0 a 6,9: terreno acido
- pH = 7: terreno neutro
- ph da 7,1 a 14: il terreno si definisce
alcalino, o basico, o calcareo.
Se riscontrerai un pH tra 4 e 5,5 quello è il
terreno giusto per il tuo Rododendro.
Se per caso il pH fosse tra 5,5 e 6 (cioè acido ma
non sufficientemente) dovrai ammendarlo mescolandovi in
profondità, con la vanga, parecchia torba,
cornunghia, del letame (ben maturo che troverai da un
contadino o ad un maneggio di cavalli), e terriccio di
brughiera o di castagno.
Se poi il pH fosse superiore a 6 la soluzione sarebbe molto
più complessa: dovresti scavare per ogni pianta una
buca di circa 100x100 e profonda almeno un metro. Dopo
averne foderato le pareti appoggiandovi delle assicelle di
pioppo o (meglio) di castagno, la riempirai con terreno
adatto (con pH non superiore a 4,5 !) che ti farai
procurare da un bravo vivaista, ed in questo pianterai
il Rhododendron . Ci sono in commercio terricciati
in sacchi preparati per piante acidofile, ma è molto
meglio se riesci a trovare del terreno acido naturale.
Ma attenzione: una correzione non è mai un fatto
definitivo ed il terreno tende a ritornare lentamente
allo stato originario. Sia per l'apporto di acqua dura, sia
per le lente infiltrazioni dal terreno circostante.
Occorre perciò indispensabilmente che per annaffiare
tu usi acqua non calcarea (se non ne sei sicura fai
analizzare l'acqua del tuo acquedotto e verifica che non
sia quella che si suole chiamare "dura") perché
l'apporto di calcare con l'acqua affretta moltissimo la
calcificazione del terreno. Se questo è il caso,
dovrai usare SOLO ed esclusivamente acqua piovana.
Tienimi al corrente degli sviluppi. Grazie!
Ciao
Larkie
|