Propagazione delle Camelie per seme (29-4-2000)
Parole chiave: Camelia; Camellia; Seme; Seminagione;
Propagazione
Ciao Larkie,
eccomi di nuovo per chiedere un tuo consiglio. Vorrei seminare le camelie,
ho già trovato il fornitore, ma prima di procedere, vorrei sapere se
si tratta di un'operazione difficile.
La ditta che vende tali semi mi assicura che le Camelie (Camellia.
japonica, sasanqua, oleifera, sasanqua X oleifera, sasanqua X oleifera
'Survivor' ) da seme crescono facilmente come le margheritine. Sai dirmi se
c'è bisogno di particolari accorgimenti? Aspetto la tua risposta e
ti ringrazio in anticipo.
Abito in Svizzera, canton Ticino che ha il clima come Como e la regione dei
Laghi.
P.S. Le ipomee grazie ai tuoi consigli crescono molto bene. Forse hai
capito che la mia passione è far crescere le piante a partire dal
seme, forse poteresti trattare questo argomento in un articolo a parte
(specialemente le piante perenni e quelle che di solito si comperano
già grandi)
Anna B. - Canton Ticino (CH)
Cara Anna,
sono d'accordo con te circa la necessità di tornare al vecchio
sistema di seminare da sé le proprie piante. L'articolo che mi
suggerisci l'ho proprio scritto il mese scorso per una mia rubrica su un
mensile (parafrasando Voltaire si intitola "Il faut semer son jardin") e
entro qualche tempo comparirà anche sulla mia newsletter. Niente di
tecnico: solo qualche considerazione sui danni alla cultura del giardino
che comporta il servirsi solo di piante prodotte industrialmente.
Seminare le Camelie.
Oddìo, proprio semplice come una margheritina non direi; qual
è la ditta che lo sostiene?
Innanzitutto la seminagione dovrebbe essere effettuata immediatamente dopo
la raccolta dei semi maturi (quando le capsule diventano marrone-rossastre)
in autunno. Se si lascia passare del tempo, e si indurisce l'apice che
ricopre il germoglio, occorre immergere i semi per 10 secondi in acqua a 50
gradi, e poi lasciarli in acqua fredda per almeno 24 ore.
Comunque la seminagione va fatta in autunno, superficiale, in cassoncini
con terreno di sabbia e torba in parti uguali, coprendo i semi con uno
strato di non più di qualche millimetro.
Il composto dovrà essere tenuto sempre umido (ma non inzuppato!)
irrorandolo più volte al giorno con uno spruzzatore a mano, di
quelli che si usano per inumidire le camicie da stirare. E senza ovviamente
smuovere il terreno.
La germinazione inizia dopo una decina di giorni, e si completa in circa
tre mesi. Al quarto mese occorrerà spostare le plantule in vasetti
singoli, riempiti con un terreno leggero, fatto di torba, sabbia e foglie
sbriciolate.
Un ultimo rinvaso va fatto quando la pianticella avrà emesso circa
sei foglie.
In questa sua sede definitiva (almeno finché non cresca) il terreno
dovrebbe essere terriccio di sottobosco, dice David L. Feather. Cioè
quel terriccio che si trova nei boschi in autunno, giusto sotto lo strato
superficiale delle foglie cadute. terreno sciolto, cioè che non si
appallottola e non si impasta, e comprensivo dei sassolini che vi si
trovano mischiati.
Tieni presente che per avere la prima fioritura possono passaare da 4 a
dieci (10!) anni...
Che dici, facile davvero come una margheritina? Comunque resto del mio (e
tuo) parere: il faut semer...
Larkie
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