Una siepe di Chamaecyparis lawsoniana
"Lanei" (30-6-2000)
Parole chiave: Siepi; Chamaecyparis lawsoniana; Conifere
nane;
Caro Larkie aiutami. Sai dirmi che tipo di siepe è
questa di cui ti mando un particolare? Si trova nella mia
proprietà. Non ne conosco il nome e le caratteristiche. Sembrano dei
cipressini verdi con delle sfumature di giallo in alcuni punti. Alcune
persone avvalendosi di certa competenza dicono che sono cipressi leyland
oppure landi, ma io sui manuali che ho cominciato ad acquistare non ne
trovo traccia.
Inoltre mi sarebbe di aiuto avere informazioni sulle sue caratteristiche,
l'altezza che può raggiungere, i periodi stagionali indicati per il
taglio, esigenze in termini di concimazioni e soprattutto il modo per farla
crescere alta. Attualmente le piantine sono alte 60 70 cm e da quando sono
state messe sono cresciute sia in altezza e soprattutto in larghezza,
Ora vorrei però che incominciassero a fare il loro lavoro da siepe,
insomma dammi delle dritte per farla rimanere bella e in salute. Ti
ringrazio per lo spazio, mi scuso per la strumentalizzazione e soprattutto
spero che le vacanze siano state divertenti e rilassanti
A presto
Piero C. - Arezzo
Caro Piero,
eccomi di ritorno dalle vacanzine (8 giorni... appena il tempo per
ambientarmi) e sono qua a dare un'occhiata alla tua siepe.
Secondo me si tratta di una Chamaecyparis lawsoniana nella
varietà "Lanei", in cui l'estremità giallo-oro dei rami
giovani contrasta con il verde del fogliame più vecchio.
La Cupressocyparis leylandii di cui ti hanno parlato potrebbe
assomigliare, ma non mi risulta che esistano ad oggi varietà
screziate di giallo.
Altra ipotesi sarebbe la Thuja. ("E' facile confondere questa
Chamaecyparis con altre specie congeneri o con le tuie, che si rinvengono
spesso spontanee negli stessi parchi nordamericani. Il modo migliore per
identificarla è di osservare il rovescio delle foglie, segnato da un
debole ma distinto disegno bianco di piccole croci, che indica le linee
degli stomi." - Hugh Johnson)
Se comunque la mia ipotesi è esatta (C. l. "Lanei" potrebbe
forse essere la "Landi" di cui mi parli nel tuo primo msg?), si tratta di
una pianta adattissima a fare siepe, dato che raggiunge l'altezza di circa
2 metri nei primi 10 anni, per poi svilupparsi molto più lentamente
fino a 15 m.
Ti do anche alcune indicazioni colturali: tieni conto che valgono anche per
tutte le altre ipotesi che abbiamo fatto.
Coltivazione:
In terreno ben drenato e, dato che si tratta di una varietà dorata,
in pieno sole. Essendo state messe a dimora quando erano di piccole
dimensioni non dovrebbero avere nessuna difficoltà a svilupparsi
rapidamente. Eventualmente, anche se la cosa non è indispensabile,
una leggera somministrazione primaverile di fertilizzante azotato, per i
primi due anni, può essere di giovamento al colore ed allo sviluppo.
Irrigazione non esagerata: la quantità d'acqua che darai al prato
è sufficiente anche per questa siepe.
Potatura:
Lo sviluppo in orizzontale di queste piante varia da zona a zona e da clima
a clima.
Io non sono favorevole alle potature sulle resinose e sulle conifere in
genere (se si esclude il Tasso e qualche altra), ma se proprio vuoi
mantenere la siepe rigorosamente geometrica (in questo caso era senz'altro
meglio una siepe di Taxus baccata) puoi effettuare una potatura di
contenimento laterale in primavera, sapendo però che perderai la
caratteristica screziatura giallo-oro delle foglie giovani.
A volte capita che, all'altezza di 1,5/2 metri, il fusto principale cominci
a biforcarsi. In questo caso, se vorrai mantenere un solo apice, dovrai
effettuare in marzo il taglio della biforcazione. Quando la siepe
avrà raggiunto l'altezza desiderata potrai -a malincuore- potarla in
cima; agendo sempre in febbraio/marzo.
Quanto al "deperimento" cui mi accennavi, non so esattamente cosa dirti.
Secondo me non si tratta di una malattia, ma del fatto che alcune foglie,
invecchiando, perdono il giallo e diventano verdi, dando alla pianta un
colore generale più scuro. Per il resto non dovrebbero esserci
malattie specifiche che ti preoccupino. L'unico pericolo vero per queste
piante è l'installarsi al piede di quel fungo che si chiama
"famigliola", che ne può provocare la morte.
Hai controllato comunque che non ci siano stati attacchi di Metcalfa?
Quella succhia dappertutto, e non disdegna neppure le resinose. Sulla
Metcalfa trovi notizie nella NewsLetter che hai ricevuto in giugno, e
nell'Archivio del sito.
Credo di avere detto tutto quello che c'era da dire. Il farle crescere
più rapidamente in altezza non è cosa che competa a noi
umani, bensì alla natura ed alle caratteristiche genetiche delle
piante stesse. Concimazioni eccessive o non richieste potrebbero
solo danneggiarne la salute.
Ciao, consultami quando vuoi, e tienimi al corrente...
Larkie
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