Come ritagliarsi uno spazio professionale? (24-6-2000)
Parole chiave: Professione; Attività autonoma;
Lavoro;
Ciao sono Stefania e oggi ho avuto la fortuna di
"incappare" nel tuo sito.
Ho una domanda da farti anche se non riguarda una vera e propria
consulenza. Sono un'appassionata di piante da tantissimi anni e, essendo
rimasta disoccupata, mi piacerebbe trovare un'occupazione che riguardi
direttamente il mondo botanico. Ma purtroppo non ci sono spazi.
Il massimo che puoi fare è cercare di farti assumere in un negozio
di fiori!!!!
Che tu sappia non ci sono associazioni di appassionati come noi che servano
a trovarsi e a scambiare idee e opinioni sulla nostra passione comune e
perchè no anche ad avviare un discorso lavorativo interessante?
Stefania P.
Stefania salve! E benvenuta nel CLUB degli atipici... ;@)
Per chi abbia un poco di esperienza e conoscenza nel ramo ci sono alcune
strade da battere per cercare di crearsi un proprio spazio professionale.
Non ti garantisco che seguendole diventerai un'affermata professionista, ma
almeno a livello locale potresti riuscire a farti una certa nomea e
cominciare a trovare qualche lavoretto per gli inizi. Queste sono alcune
delle strade:
- La stampa locale. Comincia col proporre - anche gratuitamente -
qualche articoletto sul giardino e sulla natura a settimanali, mensili e
quotidiani della tua città o della regione. L'ideale sarebbe
riuscire a farne una rubrica fissa, facendoti sponsorizzare da qualche
vivaio del posto o da qualche produttore di prodotti per il giardino. Se
saprai scrivere in maniera disinvolta, non pedante, mettendoti sullo stesso
piano del lettore e mostrando quel tanto di competenza in più che ne
renda interessante la lettura, possono incontrare il favore di molti e
crearti una bella schiera di affezionati. Non trascurare che compaia sempre
il tuo indirizzo e-mail o l'indirizzo postale. I periodici a stampa, quando
pagano, pagano molto poco; ma questo non ti deve interessare. Quel che
importa è farsi conoscere.
- I corsi. Prendi contatto con qualche organizzazione del tipo
"Università per adulti", o con altre che organizzino corsi di tipo
pratico o di tipo culturale, e proponi un tuo progetto di corso da
articolare in 10/15 lezioni settimanali. Se non hanno mai avuto corsi sul
giardino, lipperlì ci crederanno poco, e non sarà facile
farsi dare fiducia, ma poi si ricrederanno quando vedranno quanti iscritti
riesci a raggranellare.
E' un'esperienza che ho avuto io: dopo le forti titubanze iniziali,
quest'anno per la seconda volta il mio corso ha superato abbondantemente il
numero di 70 allievi. Non proporre, almeno per l'inizio, un corso DI
GIARDINAGGIO, ma piuttosto un corso SUL GIARDINO, nei suoi aspetti
naturalistici, botanici, storici; con lezioni anche sui parassiti e le
malattie, sui rudimenti della progettazione, sulla composizione floreale,
sulla flora spontanea della regione, sui giardini storici più
facilmente raggiungibili che poi potranno essere meta di interessanti
visite guidate. E non importa che le lezioni le faccia tutte tu. Anzi,
riservane a te solo tre o quattro e per le altre invita persone di sicura
competenza che contatterai telefonicamente. Non puoi credere, nel nostro
campo, quanti personaggi stupendi ci siano - anche docenti universitari,
anche esperti di grande fama - disposti a muoversi spinti dalla passione
per il loro lavoro, compensati anche solo con 3/400 mila lire; dipende solo
da come, con umiltà, ti proponi e da come proponi la cosa.
Anche qui non pensare di fare grossi guadagni, il compenso da coordinatore
generale e quello per le lezioni che farai tu personalmemte basterà
appena a coprire poco più che le spese. Ma, specialmente se abiti in
una piccola città, l'operazione servirà a farti conoscere
presto come "l'esperta di giardini". Gli incarichi "buoni" cominceranno ad
arrivare un po' per volta
- Investire molto negli amici e nei conoscenti. Offriti di aiutarli a
sistemare il loro giardino, il terrazzo, o anche solo le piante da
appartamento che tengono in casa. Datti pure anche un po' di importanza, ma
non spacciarti mai per qualcosa che sai di non potere essere: offri la tua
esperienza e le tue capacità ma non esitare a far vedere che chiedi
consiglio a professionisti più esperti (vivaisti, botanici, agronomi
ecc.) dove sai di non potere arrivare da sola. Non farti pagare, al massimo
accetta un regalino a cose fatte, ma assicurati che non si sparga in
giro la voce che hai lavorato gratis! Volta per volta fa' apparire la
cosa come se fosse uno specialissimo "regalo" fatto per amicizia o per
simpatia. Altrimenti dopo non molto ti vedrai assediata da postulanti che
non intendono assolutamente sporsare il becco di un quattrino.
Dirai che ti propongo solo cose che non fanno portare a casa un soldo,
vero? D'accordo, ma in qualsiasi attività, se vuoi cominciare, devi
fare un investimento. Che sia la licenza di tassinaro o l'arredare e
riempire di merce un negozio, o l'allestimento di un camper per vendere
panini davanti agli stadi... Questi che ti ho indicato sono solamente
alcuni degli investimenti che puoi fare per cercare di farti conoscere ed
aprirti una strada in questo campo. Ma c'è anche un altro strumento,
da usare una volta che si siano acquisiti i primi clienti paganti:
- Puntare sull'onestà. Che non significa non farsi pagare o
essere sottopagati: questa non è onestà ma minchioneria,
quando non concorrenza sleale nei confronti di altri. Consiste invece nel
dare tutto il possibile in termini di sforzo creativo, di fantasia, di
capacità professionale in quello che si fa, anche nelle cose
più insignificanti. Nel continuare ad aggiornarsi sempre, leggendo,
frequentando chi sa più di te, comprando libri, seguendo seri corsi
professionali anche all'estero.
Fatti pagare il giusto dal cliente ed evita di prendere percentuali dai
vivaisti cui ti rivolgi (ma fa' sempre in modo che il cliente ne sia
consapevole!), anche se ti vengono offerte...
Ora io non so che età tu abbia, né quali siano le tue
capacità e conoscenze nel settore, ma penso che con buona
volontà e faccia tosta -anche quella serve, e non poco!- potresti
benissimo farcela. Solo che tu sappia stare nei tuoi limiti, e valorizzare
quelli.
Fatti eventualmente conoscere anche con piccole inserzioni pubblicitarie
furbe (ma non investirci troppo, solo quel po' che possono permettere le
tue finanze) magari offrendo i tuoi servigi di consulenza a certe signore
che non sanno dove mettere le mani per addobbare un tavolo da sposi,
un'altare, una sala per feste. Si comincia anche così, poi se ci sai
fare e se ti sai proporre le cose si instradano da sole un po' per volta.
Pensa che una mia amica di Modena recentemente è stata chiamata per
tre giorni in Sicilia ad addobbare una chiesa per un matrimonio, e subito
dopo a Milano per le tavole di un banchetto. E non puoi immaginare quanta
gente si senta spaesata e sia disposta a pagare per un buon consiglio,
davanti al proprio giardino che non sa come riempire....
Riscrivimi, Stefania, e discutiamone ancora. In bocca al lupo.
Ciao! :@))
Larkie
|