Caro Iginio.
Certo che le talpe sono un bel flagello, quando si mettono in un prato, anche se una loro benefica funzione la esercitano, nutrendosi di larve e insetti dannosi come il terribile grillotalpa, e contribuendo all'aerazione (!!) del terreno.
Ma quando esagerano esagerano...
Cosa posso dirti? Le trappole non funzionano? Capita spesso. E poi, una volta che le hai prese, che ne fai? Le uccidi (io sono contrario alla pena di morte...) o le "regali" al prato di qualche vicino?

Di strategie adottabili ce ne sono alcune, se non le hai ancora sperimentate:

1. Prenderle per fame, spargendo nel prato dei prodotti vermicidi. Ma una volta che (dio volesse!) se ne fossero andate sarebbe opportuno tornare ad arricchire il terreno con parecchie badilate di terreno di lombrico (coi lombrichi incorporati!) interrate qua e là.
   
2. Sfruttare la loro antipatia per gli odori forti e per il fumo: imbevi degli stracci di creosoto e mettili all'interno delle loro gallerie.
   Altrimenti infilaci dei fumiganti appositi che si trovano in commercio. Oppure trattale abbondantemente con quei prodotti innocui a base di ammonio-solfato che servono anche per tenere lontani gatti e merli dalle piante e dai vasi. Quando se ne saranno andate mantieni sempre cosparso col prodotto il confine del tuo giardino, in modo che non abbiano voglia di tornare.
   Ricorda in ogni caso che una barriera di protezione (muretto o rete) efficace contro la talpa deve spingersi almeno alla profondità di 35-40 cm sotto terra
   
3. Usare i vecchi sistemi dei contadini (se funzionano...). Pianta degli stecchi morti di rose o di rovo (quello delle more) nelle gallerie qua e là. Pare che sia efficace, diceva il Cappellano, e che non gradiscano "scordgarsi la panza".
   
4. Pare che anche mettere qualche pianta di Euphorbia lathyrus non sia gradito, e che le faccia allontanare, ma non è provato.