Per un terrazzo di 70 mq a Roma (7-11-2000)
Parole chiave: Terrazzo; Plumbago capensis;
Myrtus tarentinus; Mirto; Melograno; Punica granatum
Caro Larkie,
complimenti, innanzitutto, per il tuo sito; da quando ne ho
scoperto l'esistenza sono diventata un'assidua
frequentatrice. Ho trovato molti suggerimenti veramente
preziosi e ho scoperto tantissime piante splendide di cui
ignoravo completamente l'esistenza.
Ti scrivo per avere qualche consiglio per il mio terrazzo:
abito a Roma (quindi in una zona con un clima piuttosto
mite) e tra poco andro' ad abitare in una casa con uno
splendido terrazzo di circa 70 metri quadri. Il dramma che
mi si prospetta e' il seguente: Oddio cosa metto in uno
spazio cosi' grande?
Ho sicuramente bisogno di creare lungo il perimetro del
terrazzo una barriera di rampicanti che facciano da schermo
alla casa. Sono molto incerta sulle essenze da scegliere.
Considera che il terrazzo e' esposto a nord ovest e che
vorrei mettere i rampicanti solo sul lato esposto ad
ovest.
Vorrei utilizzare delle essenze sempreverdi con fioritura
prolungata per buona parte della primavera estate e
possibilmente con fiori non troppo profumati per non
attirare gli insetti. Ho pensato alla Plumbago capensis e
anche a qualche specie di Passiflora (forse la coerulea) ma
non ho la piu' pallida idea se sia possibile allevarle in
vaso e se si adattano al clima romano.
Mi sai dire, inoltre, se esistono rose rampicanti che si
possono allevare in vaso?
Mi suggerisci anche qualche bella pianta di effetto da
collocare esposta ad ovest?
Posso mettere un olivo in vaso? E cosa mi dici di
corbezzolo, mirto e melograno? Possono andare bene per il
clima di Roma?
Ti ringrazio anticipatamente
Ciao
Carmen - Roma
Cara Carmen,
deliziosa pianticella, la Plumbago
capensis !
Non è propriamente una rampicante bensì una
sarmentosa, perenne, il che significa che produce lunghi
sarmenti flessibili che possono essere condotti ad
arrampicarsi su per un traliccio. Non attorcigliarla, ma
limitati a legarla morbidamente al sostegno, in alcuni
punti, per mezzo di quel laccio di plastica verde elastica,
che si trova in tutti i negozi di giardineria. Quanto al
vaso, come anche la Passiflora di cui parleremo dopo, direi
che non ci sono problemi, tanto che al nord, trattandosi di
pianta che teme i forti geli, viene coltivata quasi
esclusivamente in contenitori che possano essere
trasportati all'interno in inverno.
Nel tuo terrazzo, in un contenitore di 50x50, ti
riempirà un angolo con una cascata di azzurro per
tutta l'estate. Se le condizioni sono buone può
arrivare a circa 3 m. e più di altezza.
Dalle un buon terreno fertile e sciolto, un drenaggio
efficiente, e sane concimazioni liquide in estate ogni 15
gg.
Di solito la si spaccia per sempreverde: questo è
vero in California o in Sudafrica da dove proviene
("capensis" dal Capo di B. Speranza). Da noi in
primavera, anche se la proteggi col tessuto non tessuto, te
la ritrovi un po' spelacchiata ("uno scheletrino
glaucescente" la definisce Pizzetti), per cui conviene
operare vigorose potature in autunno, alla fine
della fioritura. Di ogni ramo taglierai via i due terzi, ed
a primavera ripartirà spedita infoltendosi
anche.
Mettile a fianco o davanti un paio di vasi di
Phlox paniculata "Dorothy Hanbury
Forbes" le cui grandi infiorescenze di un delicato
colore rosa costituiscono forse il più bel contrasto
con l'azzurro della Piombaggine.
Vasto discorso è quello che riguarda le
Passiflore. E lungo da affrontare in una
lettera.
Recentemente, proprio a Roma, ne ho visto una bella
collezione, di almeno 10 specie e varietà
differenti, nel terrazzo di Ippolito Pizzetti (terrazzo
famoso tra gli amanti del giardino della mia età per
essere stato l'indiscusso protagonista della bella rubrica
che P. teneva su l'Espresso).
Se hai un minimo di faccia tosta puoi telefonargli e
chiedergli il permesso di andarlo a trovare. Certo che non
ti mangia: al massimo ti dice che non ha tempo, ma a questi
grandi vecchi piace sempre molto essere coccolati...
Specialmente dalle giovani ragazze.
Ti consiglio comunque un volumetto molto carino ed
esauriente (M. Sgaravatti, P. Zardini - Passiflore -
Calderini Edagricole, Coll. Le Gemme Verdi, 1998 - pagg 100
Euro 12,00 circa) in cui potrai trovare tutto, proprio
tutto ciò che riguarda le Passiflore.
Vuoi anche consigli su una pianta isolata, vero?
Escluderei il Corbezzolo, molto bello ma che gradirebbe
avere gli spazi per potere diventare un albero di media
dimensione. E anche l'Olivo, che in vaso mi suona sempre un
po' falso, come un bonsai cresciuto troppo.
Bene il profumato Mirto, anche se non propriamente
spettacolare. Molto bello il Myrtus
tarentinus.
Preferirei, tra le tue indicazioni, il Melograno
(Punica granatum), da mettere in un bel
mastellone di legno di almeno 80 cm, a produrre al sole i
suoi bei vermigli fior. Accompagnalo, lì vicino, con
un bel cespuglio folto di melograni nani, nei quali tutte
le parti, fiori, foglie, frutti, sono ridotti in
proporzione.
Poi, quando ti farà sette o otto belle melegrane
mature, se me lo ricordi, ti insegno a fare un
delicatissimo liquore squisito.
Riscrivimi quando vuoi.
Ciao!
Larkie
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