Cura e mantenimento delle rose (gennaio 2000)
Parole chiave: Rose; Ibridi di Tea
Cosa dobbiamo fare alle ns rose piantate da alcuni anni in
un giardino esposto a est, per far si che fioriscano copiosamente, e le
foglie abbiano un aspetto sano e lucente e non siano perennemente attaccate
dai parassiti, e ingiallite a macchie (come è successo la scorsa
estate)? Quanto vanno innaffiate? Che concime dare? Che trattamenti
antiparassitari applicare e da quando? Grazie in anticipo per la cortese
attenzione
Laura e Maria R. - Piacenza
Care amiche Laura, Maria &Co
Dunque le rose... belle eh? Non per niente godono da millenni di tanta
fama.
Immagino che le vostre siano rose moderne, quelle che normalmente vengono
classificate come ibridi moderni di Tea. O avete anche qualcuna di quelle
belle favolose rose classiche che io tanto amo?
L'esposizione ad est è propizia, poiché dà la giusta
dose di sole al mattino quando l'aria è più pulita e ricca di
UV. Ed evita (in parte) il cocente sole del pomeriggio che fa avvizzire in
fretta i fiori e spesso ha lo sgradevole effetto di scolorire brutalmente
le rose a toni di rosso, come le Soraya, le Papa Meilland, le
Cocktail ecc.
Quanto alle vostre domande:
- Fiori. Come raccogliere i fiori? Occorre una buona cesoia da
giardiniere, tagliente, e non le comuni forbici che schiacciano il gambo
danneggiando la pianta. La rosa va raccolta col gambo lungo, tagliando
circa un cm al di sopra di una gemma vigorosa (le gemme stanno
all'inserzione delle foglie sul ramo) che sia rivolta verso l'esterno della
pianta. Un taglio troppo alto non stimola a sufficienza la crescita del
ramo fiorifero dalla gemma; troppo corto rischia di danneggiare la stessa;
inoltre dovrà avere un'inclinazione parallela alla direzione della
gemma. Operando in questo modo, durante la stagione riuscirete a forzare
l'emissione continua di nuovi getti florali.
- Potatura. A fine stagione, tra novembre e dicembre, la pianta
dovrà essere leggermente potata per regolare esteticamente la forma
del cespuglio, eliminando i rami di troppo e quelli che si dirigono verso
l'interno, in modo che l'aria possa circolare liberamente tra le foglie
riducendo i rischi di malattie fungine. La primavera successiva
ricomincerà gioiosamente a fiorire. Ogni 5 o 6 anni, poi, la pianta
va svecchiata operando una potatura vigorosa che la porti a ripartire dalla
base (o quasi). Non riesco qui a compilarvi un manuale di potatura.
Preferisco consigliarvi di acquistare un manuale specifico sulla cura delle
rose, che potrete trovare alla Feltrinelli o in qualche altra buona
libreria. In commercio ce ne sono tanti: uno abbastanza buono e che unisce
il dilettevole delle illustrazioni all'utile del testo sta tra le edizioni
di Gardenia (Editoriale Giorgio Mondadori) autrice Orietta Sala e si
chiama, guarda un po', "Il Libro delle Rose".
Ho detto un "manuale", quindi un libro con molto testo scritto e con
disegni che vi guidino alla pratica colturale! Per affrontare con un minimo
di professionalità i problemi delle coltivazioni bisogna leggere, e
leggere, e poi esercitarsi col libro alla mano.
- Annaffiature. Qui bisogna regolarsi anche col tipo di terreno
più o meno drenato, e con le stagioni. Intanto, se fate
un'irrigazione manuale, occorrerà lavorare il terreno al piede della
pianta (senza andare troppo a fondo per non disturbarne l'equilibrio
biologico) in maniera da creare una conca del diametro di un 50/60 cm da
riempire d'acqua. Non esagerate colle bagnature, ma non lasciate mai che il
terreno arrivi a seccare fino a screpolarsi. cercate di non scalzare il
terreno col getto e di non mettere le radici allo scoperto. Annaffiare alla
sera, possibilmente con acqua che si sia sedimentata in contenitori per
qualche giorno; evitare di bagnare le foglie.
- Concimi. Ogni due o tre mesi, partendo dall'inizio di marzo, io
uso un concime granulare (che mescolo al terreno alla profondità di
uno o due cm) del tipo del "Concime per Rose" della Compo. Per le rose in
vaso, cui l'annaffiatura tende a depauperare il terreno da sali minerali e
nutrimenti, ogni decina di giorni aggiungo un po' di concime liquido
all'acqua. Ma non bisogna esagerare: molte piante ipernutrite tendono a
sviluppare la parte verde a scapito della fioritura.
- Parassiti. Non facciamocene una fissazione. In un ciclo
biologico equilibrato c'è posto per le piante e per una -moderata-
quantità di parassiti. Io considero meglio accettare qualche
bestiola dannosa alle mie piante -che poi alla lunga risulterà anche
lei essere propizia a qualche altra cosa- che non avvelenare l'ambiente ed
isterilire il terreno.
Contro gli afidi in primavera adopero un
infuso che mi preparo io lasciando a bagno per una settimana o due in un
litro di acqua fredda due di quei sigari che si chiamano "Toscanelli".
Opportunamente sbriciolati. Dopo due settimane filtro il tutto e lo spruzzo
sulle colonie di afidi che deturpano il patrimonio di boccioli delle mie
piante. Innocuo per le preziosissime coccinelle e micidiale per gli afidi.
Provate.
Contro la vespa Megachile, che
ritaglia graziosi cerchietti dalle foglie delle rose per farsene nidi nel
terreno di altre piante, c'è poco da fare. Se il fenomeno, verso
giugno, si annuncia troppo devastante, l'unica è coprire per qualche
giorno le piante con un telo di garza leggero e rado in modo che la
Megachile vada a cercare altrove la materia prima per i suoi nidi.
Per altri parassiti o peggio per malattie fungine come l'oidio o la
fumariosi o la ruggine di cui mi avete descritto le macchie nere,
chiedetemi specificamente volta per volta e cercherò di essere il
più possibile esauriente. Non prima di avere però che abbiate
individuato di che cosa si tratta; in ciò potrà esservi utile
il famoso "manuale" oppure il portare parte della pianta malata al
più vicino Consorzio Agrario, dove vi indicheranno certamente il
nome dell'assassino. Ed in ogni caso una pianta ben curata e vigorosa
reagisce meglio e spontaneamente agli attacchi.
Abbiate cura dei vostri preziosi roseti, Laura, Maria & Co, e non
dimenticate che:
- Non deve passare giorno senza che le abbiate guardate accuratamente
(ed amorosamente) e da vicino una per una per vedere che cosa va e che cosa
non va.
- Ci sono specie e varietà di rose che fioriscono moltissimo ma
hanno brutti cespugli, altre che hanno minor portata floreale ma vi
ricompensano con foglie e portamenti tali da non far rimpiangere la minore
fioritura. Alcune sono più resistenti ai parassiti e alle malattie
(come le rose antiche e le botaniche) altre, le più ibridate, sono
geneticamente molto più attaccabili.
Larkie
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